Kunst und Krieg

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L'isola dei morti - Arnold Bocklin

martedì 7 febbraio 2012

L'arte della guerra. II^ Parte: Il Cubismo

L'arte della guerra.
Come la guerra ha influito sull'arte contemporanea.
II^ Parte: Il Cubismo

Quando ormai il Fauvismo volge al termine nel 1908, prende vita il Cubismo, che si basa sulla semplicità, geometricità e linearità delle forme.
Il termine “cubismo” deriva da un termine che Matisse usò per definire negativamente un'opera di Braque, ossia “simili a cubi”, l'anno dopo Vauxcelles non fu da meno definendo le opere di Picasso e Braque “bizarrie cubiste”.
Il Cubismo critica, il naturalismo e la registrazione degli elementi naturali degli Impressionisti, ma non nega la possibilità che anche dall'osservazione del reale, si possa giungere ad una visione di sintesi, che organizzi e selezioni con l'intelletto, passando da un lavoro di rétina ad un lavoro di cervello.

E' notevole, l'influenza delle teorie scientifiche e matematiche sviluppatesi all'epoca, anche se esse vengono recepite in modo sommario ed approssimativo nei testi teorici del movimento: ciò che colpisce i Cubisti è soprattutto la possibilità di un superamento della tradizionale geometria euclidea, per attingere alla quarta dimensione.
All'interno del movimento, resta una duplicità tra un'impostazione di tipo scientifico ed una di tipo istintivo, che prevalgono alternativamente nelle varie personalità artistiche degli aderenti al movimento.



Il Cubismo si divide in quattro fasi:


1. Cubismo Formativo o Protocubismo
2. Cubismo Analitico
3. Cubismo Orfico
4. Cubismo Sintetico


1. Il Protocubismo è la fase che precede il movimento vero e proprio, e parte dal 1907 per poi concludersi nel 1909.
In questo periodo gli artisti semplificano geometricamente le forme portandole a puri volumi come nell'arte africana, gli oggetti assumono una morfologia cubica, con nette differenze tra luci e ombre. 
Una delle opere più note di questa fase è “Les Demoiselles d'Avignon” di Pablo Picasso.


Les Demoiselles D'Avignon, 1907 Pablo Picasso


2. Il Cubismo Analitico è la fase iniziale del movimento, di cui Paul Cézanne è il precursore, parte dal 1909 e termina nel 1912.
Le sue caratteristiche sono la scomposizione geometrica e cromatica della scena, attraverso gli strumenti primari che individua nelle forme "del cono, del cilindro e della sfera" ed attraverso l'utilizzo del colore puro, secondo un processo definito analitico-induttivo.
La moltiplicazione del punto di vista alla base del cubismo analitico verrà portata avanti con fedeltà da autori come Georges Braque.

Il Portoghese, 1911-1912 Georges Braque



3. Il Cubismo Orfico è nato in Francia nel1910 e deve il suo nome allo scrittore e critico Guillaume Apollinaire,che lo aveva scelto per definire il gruppo di artisti chiamati Section d'Or.
Tra loro vi erano anche Raymond Duchamp-Villon e Marcel Duchamp.
Questa compagnia aveva l'obiettivo di rappresentare dei quadri che avessero rigorosi rapporti geometrici tenendo comunque conto della vitalità del colore presente in essi.
Section d'Or fu anche il titolo della rivista che crearono e del Salon col quale esordirono a Parigi nel 1912.
Tutti avevano sviluppato una visione del cubismo diversa da quella del così detto gruppo di Montmartre: le composizioni incominciarono ad essere completamente create dal pittore e non tratte dalla realtà, il colore tornò parte essenziale del dipinto, non più finalizzato alla mera scomposizione dei volumi.
Il cubismo orfico influenzerà il movimento futurista, soprattutto per quel che riguarda il movimento, la velocità, e le nuove tecniche pittoriche basate sulla simulazione della cronofotografia.


Manifesto


4. Il Cubismo Sintetico inizia nel 1912, anno in cui Picasso dipinse “Natura morta con sedia”.
Questa fase si basa sulla scelta di giustapporre o sovrapporre varie parti di una rappresentazione, spesso avvalendosi di significative tecniche quali il collage ed il papier collé, privilegiando quindi le composizioni di oggetti a visioni polioculari dello stesso oggetto.
Tra le tecniche preferite dai cubisti sintetici figura anche il lettering, e grande importanza ha l'utilizzo di carta stampata. Non è raro che le opere di questo periodo siano monocromatiche e si avvalgano di tecniche sperimentali.


Natura morta con sedia impagliata, 1912 Pablo Picasso


In ultima analisi possiamo dire che il cubismo vuole rompere le convenzioni sull'unicità, e vuole rappresentare il tempo.
È necessario che l’artista abbia il tempo di vedere l’oggetto, e quando passa alla rappresentazione porta nel quadro tutta la conoscenza che egli ha acquisito dell’oggetto. La percezione, pertanto, non si limita al solo sguardo, ma implica l’indagine sulla struttura delle cose e sul loro funzionamento.



continua...                                    scritto da V.Kunst

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